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La tua più grande paura: SEI TU (italiano)
Come tutto ebbe inizio - Parte 2

Come tutto ebbe inizio - Parte 2

Realtà - Prigionia

Liam guarda le sue dita di sangue *ansimando ansiosamente* si gira intorno e nota in angolo in alto un piccolo televisore spento. Liam prova a riflettere e sussultando cerca di raggiungerlo senza successo. Preso dal panico inizia a vedere se intorno a qualcosa per poter raggiungere lo schermo ma non trova niente e così inizia a osservare il suo riflesso dallo schermo buio del televisore.

3 ore prima - Casa di Liam

Si vede Liam che nel soggiorno osserva lo schermo del televisore. La casa è immersa nella penombra, l'unica luce proviene dalla televisione accesa su un canale senza suono. Nell'aria è presente solo l'odore di alcol e di fumo di sigaretta. Il patrigno, un uomo di 50 anni, è seduto su una poltrona logora con un bicchiere di birra in mano. Liam distoglie lo sguardo dal televisore e inizia a prendere le lattine lasciate a terra mettendole in una busta di plastica nervosamente. “Muoviti e prendi anche questa ragazzino *rutto*” dice il patrigno porgendo la lattina a Liam. Il ragazzo annuisce e mette la lattina dentro la busta girandosi per continuare a pulire. Questo stronzo che ha una pancia da birra si chiama Luis ed è il compagno di mia madre. A causa della sua morte ha iniziato a bere, come se non lo facesse già da prima… O almeno è quello che dice in giro a tutti. Liam guarda il patrigno. Che disgusto… *rutto* Il patrigno si gratta la pancia. La cosa che mi rode di più però… è che tutti gli credono e provano compassione per lui… Ma che compassione… Se sapessero ciò che le ha fatto (sente sua madre piangere e il suo patrigno litigare con lei, sentendo poi dei colpi e delle suppliche) Nessuno proverebbe… (sua madre rimane nel pavimento piangendo) compassione per un rifiuto umano come lui. Liam smette di vederlo e continua a raccogliere le lattine.

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Liam sussurra "Mh. Quasi 30 lattine è un record.” “Eh? Che hai detto ragazzino?” “Niente” “No… Ripetilo se hai il coraggio” L’uomo si alza e va verso Liam guardandolo negli occhi “Ripeti ciò che hai detto se sei uomo” “Non ho detto niente Luis” “Mh! Sarà meglio!” L’uomo beve un sorso di birra e rompe la lattina buttandola a terra per poi girarsi “Vedrai stronzetto un’altra cazzata come questa mattina e ti faccio anche l’altro l’occhio nero” dice arrabbiato il patrigno sedendosi sulla poltrona e mettendo un canale. Liam mette la busta da una parte ed entra in camera sua.

La sua camera è semplice, ed è composta da: un letto con dei poster sul muro, una finestra, un armadio, una scrivania con su un computer, una mensola, un cestino, la porta, un comodino e un piccolo televisore. I poster appartengono a degli anime come Death Note o a film come Saw oppure di band rock. Mentre nella mensola ci sono dei manga come Naruto o Attack On Titan e piccole videocassette, a fianco un registratore e una piccola radio.

*Sospira* tira dalla tasca del pantalone la foto di sua madre sporca di terra e stropicciata. Si accovaccia a terra coprendosi il volto. “Se solo fossi più forte… Mamma…”